Festival della musica sacra della Ladinia
L’Union dei Ladins da Fodom ha dato il suo patrocinio, insieme al istitut Cultural Ladin Cesa de Jan, il Comune di Livinallongo e l’union Generela di Ladins dla Dolomites al 1° Festival della musica sacra della Ladinia che si è tenuto sabato 22 aprile nella chiesa decanale di Pieve di Livinallongo. La manifestazione, ideata ed organizzata dal Coro S.Iaco di Pieve, diretto da Denni Dorigo ha visto la partecipazione di cinque cori in rappresentanza delle valli ladine del Sella: la Schola Cantorum di Cortina, i Ciantarins da Corvara, la Singgemeinschaft Runggaditsch, il Coro Sen Vile di Moena con Soraga ed ovviamente il coro di casa. Il concerto presentato a quattro mani da Denni Dorigo e Isabella Marchione, ha permesso al folto pubblico presente di apprezzare i vari repertori presentati dalle cinque formazioni, espressioni delle rispettive tradizioni nel campo della musica sacra. Repertori e tradizioni che hanno molti punti in comune. Tra questi l’esecuzione di vari brani composti da autori ladini contemporanei e del passato come don Angelo Alverà, don Luigi Demattia, hans e Stefan Demetz o Lugi Canori. Non potevano mancare, ovviamente, i brani in lingua ladina, spesso usati nelle celebrazioni. Proprio per questa occasione il Coro S.Iaco ha eseguito per la prima volta il canto “L va a florì”, brano composto da don Italo Bianchi con le parole in ladino – fodom di Denni Dorigo. La serata, dopo le parole di saluto del parroco don Dario Fontana, è stata aperta dalla giovane formazione corale de “I Kropya” che ha eseguito l inno ladino. Apprezzamento e ringraziamenti agli organizzatori ed ai cori partecipanti sono stati espressi dalle varie autorità presenti in rappresentanza degli enti ed istituzioni che hanno patrocinato l’evento, tra questi il sindaco di Livinallongo Leandro Grones, la presidente dell’Union Generela Milva Mussner, la presidente dell’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan ed il direttore Moreno Kehrer, la presidente dell’Union dei Ladins da Fodom Manuela Ladurner. “Eventi come questo, hanno detto, contribuiscono a far conoscere ed unire le varie realtà musicali ed a tramandare un grande patrimonio com’è quello della musica sacra. Il concerto si è chiuso con il Cristus Vincit cantato da tutti i cori ed accompagnato dall’organo di Oscar Nagler e le trombe della Banda da Fodom.