"Il nonno racconta"
II libro "Il nonno racconta", edito dall'Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturalei, a cura del maestro Franco Deltedesco, è in pratica un'antologia di testi scritti dagli alunni della locale scuola per il concorso intitolato "Pennino d'argento", svoltosi dal 1980 al 1988, ideato e organizzato da Giovanni Bertini. Oltre ai pregi contenutistici, la pubblicazione, ha anche un valore affettivo per alcuni particolari aspetti: i ricordi storici e culturali in esso contenuti e la parlata ladina di Fodom: si tratta di un idioma ladino, ben conservato, perché di uso quotidiano. Come tutte le parlate, è anche rivelatore del carattere degli abitanti e della loro specificità. La lettura di questi testi permette quindi di scoprirla in tutte le sue sfumature e aiuta a penetrare più profondamente nell'animo di queste persone e nella loro cultura. In questa pubblicazione i testi sono riportati con la grafia standard ladina adottata da oltre trent'anni dalle comunità ladine del Sella, che è quella usata negli atti ufficiali della Pubblica Amministrazione, nella scuola, nei corsi di ladino organizzati dall'Union Ladins da Fodom e dall'Istitut Cultural Ladin "Cesa de Jan", nonché nella rivista settimanale La Usc di Ladins, organo di stampa di tutte le valli ladine dolomitiche. Per quanto riguarda la terminologia fodoma si fa riferimento al Dizionar Fodom-Talián-Todësch di Sergio Masarei, realizzato con la collaborazione dell'Istitut Cultural Ladin "Majon di Fascegn" e del Servisc de Planificazion y Elaborazion dl Lingaz Ladin (SPELL) dell'UGLD - Union Generela di Ladins dla Dolomites, della quale l'Union dei Ladins da Fodom è sezione. Caratteristica particolare della pubblicazione è la presenza di frasi, modi di dire, locuzioni tipiche del Fodom parlato dai nostri vecchi: una ricchezza che va valorizzata e conservata, in quanto contiene peculiarità uniche e non confondibili con altre realtà ladine bellunesi dotate di differente storia, tradizioni, modi di vivere e cultura. La pubblicazione è stata realizzata con il contributo dell'Union dei Ladins da Fodom, l'Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan ed il Comune di Livinallongo.